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Alcune scuole Inglesi e del Galles con scrupoloso amore per i dettagli hanno posto una semplice domanda agli italiani che decidevano di iscriversi: siete «Italiani» oppure «Italiani-Siciliani» o «Italiani-Napoletani».

L’hanno fatto a fin di bene, si difendono le scuole. Volevano evitare spiacevoli episodi di discriminazione. In realtà mancavano soltanto il ritratto del Padrino e un piatto di spaghetti accanto alle scritte per rendere ancora più chiaro il tentativo «a fin di bene» di non discriminare.

Foto: le opzioni del questionario (immagine da Twitter)



I moduli d’iscrizione sono stati pubblicati in rete da alcune circoscrizioni scolastiche, provocando proteste da parte delle famiglie degli italiani.

Si tratta di iniziative locali prova poi a minimizzare con i giornalisti l’episodio l’ambasciatore Terracciano.
Motivate probabilmente dall’intenzione d’identificare inesistenti esigenze linguistiche particolari e garantire un ipotetico sostegno.

A denunciare l’accaduto sono stati per primi alcuni genitori, decisamente sconcertati di fronte ad una procedura che non si vedeva da almeno un secolo.

All’inizio sembrava una delle tante bufale che circolano in rete, ma dopo alcune verifiche si è capito che non era affatto uno scherzo. L’ambasciata, dunque, ha chiesto al Foreign Office «l’immediata rimozione» di questa indebita caratterizzazione pseudo-etnica.

Dato che non ha nulla a che fare con l’importanza dei genuini connotati regionali o dei dialetti italiani.

Il Foreign Office ha promesso di far correggere i moduli e di far cancellare ogni traccia di possibili offese. Come ricorda il sottosegretario al’Istruzione David Faraone: «Incredibile che ancora oggi siamo costretti ad affrontare pregiudizi di questo tipo. La scuola italiana ha superato da tempo questi stereotipi e qui, come nel Regno Unito, si deve lavorare per l’integrazione e la formazione delle generazioni future».

Fonte: LA STAMPA
Your English Tutor – Scuole Inglesi